Il Counselor, iscrivendosi ad un’Associazione di Categoria, si impegna a rispettare un Codice Etico e Deontologico che definisce i principi, i valori e le norme che lo guideranno nell’esercizio della professione.
La REICO propone, con il suo Codice Etico e Regolamento di Discplina, la seguente definizione di Counseling:
Finalità del counseling è quella di promuovere il benessere psico-fisico e socio-ambientale degli individui, dei gruppi e della comunità, nel rispetto della dignità, dell’autonomia delle persone, senza discriminazione di età, di genere e orientamento sessuale, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, quali che siano le condizioni istituzionali e sociali nelle quali il counselor lavora.
Il counselor, nel rispetto dell’autonomia del cliente, lavora per strutturare una relazione professionale, che gli consenta di offrire alla persona un aiuto finalizzato al benessere di quest’ultima, consapevole costantemente del contesto e delle implicazioni del ruolo.
Il counselor ha cura di verificare il permanere tra lui ed i suoi clienti della reciproca fiducia, fondamento della relazione di counseling; ha cura delle proprie condizioni psicofisiche, consapevole di quanto possano influenzare la qualità delle sue prestazioni.
Il counselor pone particolare attenzione affinché nella relazione professionale non interferiscano principi e valori personali, né valori od interessi di altre persone a qualsiasi titolo implicate nella relazione.
Tra i Principi Generali il Codice definisce, per il Counselor:
In merito al Rapporto con il Cliente, il Codice stabilsce, tra gli altri principi, i seguenti Doveri per il Counselor:
1. Il counselor rispetta le opinioni ed i valori del cliente anche se non li condivide. A sua volta è libero di non collaborare verso obiettivi che contrastino con le proprie convinzioni etiche.
2. Il counselor adotta tutte le cautele necessarie per evitare al cliente il disagio derivante da un rifiuto o da un’interruzione del rapporto.
3. Il counselor deve pattuire in modo chiaro il contratto economico. Eventuali aggiornamenti dovranno essere preventivamente comunicati al cliente.
4. Nel caso di rapporti professionali che prevedano interventi di terzi o la presenza di altri operatori della salute, il counselor è tenuto a prendere contatto con terzi solo con il consenso del cliente.
5. Il counselor utilizza la relazione di counseling per l’esclusivo interesse del cliente, evitando abusi in qualsiasi campo (emotivo, sessuale, ideologico, religioso, economico, ecc.). Costituisce abuso qualsiasi uso della relazione di counseling diretto alla realizzazione di interessi diversi da quelli del cliente.
6. Il counselor non può intraprendere una relazione professionale di counseling con persone con cui abbia un rapporto di parentela o una relazione affettiva o sessuale.
La versione integrale del Codice Etico e Regolamento di Disciplina è disponibile sul sito web della REICO.
Nel suo Codice di Etica e di Deontologia Professionale, il CNCP propone la seguente definizione delle Finalità del Counseling:
Il Counselling, come definito dall’art. 6 dello Statuto del CNCP, è un processo relazionale tra Counsellor e uno o più Clienti (singoli individui, famiglie, gruppi o istituzioni) con l’obiettivo di fornire ad essi opportunità e sostegno affinché sviluppino le loro risorse e affinché promuovano il proprio benessere come individui e come membri della società affrontando specifiche difficoltà o momenti di crisi.
Il Counsellor opera nel rispetto della dignità, dell’autonomia e dell’autodeterminazione delle persone, senza discriminazioni di età, di genere e orientamento sessuale, di etnia e cultura, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, quali che siano le condizioni istituzionali e sociali nelle quali il Counsellor opera.
In merito alla Formazione del Counselor, il Codice afferma, tra gli altri principi, che:
Gli Enti di formazione garantiscono la qualità della formazione, sia relativamente alle competenze specifiche dei docenti e dei didatti-supervisori, che alla coerenza interna dei propri programmi; predispongono, inoltre, controlli interni per la verifica della qualità della formazione e forniscono ai didatti spazi e luoghi di aggiornamento e confronto sulla metodologia di insegnamento.
Gli Enti di formazione curano la formazione deontologica degli allievi sulla base dei principi contenuti nel presente Codice.
La versione integrale del Codice di Etica e di Deontologia Professionale è disponibile sul sito web del CNCP.